Un cittadino di Nettuno, residente in via Roma, al confine con il Comune di Anzio, è affetto da favismo. “Il favismo – si legge in un’ordinanza del Sindaco di Anzio – è un difetto congenito di un’enzima normalmente presente nei globuli rossi, e il solo contatto con fave e piselli o l’inalazione dei loro pollini può causare gravi crisi emolitiche tali da mettere seriamente a rischio la vita del soggetto”. Per questo motivo il Sindaco ha disposto di fare divieto di colture di fave e piselli in prossimità dell’abitazione di questo cittadino poiché queste coltivazioni costituirebbero “occasione di nocumento nonché grave pericolo per il cittadino visto che un’eventuale crisi emolitica può avere conseguenze letali”. Quindi la libera iniziativa economica dei privati deve essere ristretta per motivi gravi di interesse generale e per l’esigenza di tutelare la salute pubblica, ancorché di un unico soggetto, che costituisce comunque un interesse generale da soddisfare. Il Sindaco – si legge nel documento sull’albo pretorio on line – ordina il divieto assoluto di coltivare fave e piselli nell’area avente un raggio di 300 metri in linea d’area da via Roma nel Comune di Nettuno. Il divieto sarà osservato fino a che non verrà emanato apposito decreto di revoca. Chi eventualmente avesse in zona orti con le colture in questione, comprese piante a carattere ornamentale, dovrà rimuoverle. La vendita di fave e piselli nelle attività della zona è consentita purché in confezioni sigillate. A vigilare sul rispetto dell’ordinanza il personale della Polizia municipale.