“Siamo di fronte a una vera e propria variante mascherata, l’ultima furbata del sindaco Luciano Bruschini e del centro-destra in materia urbanistica”.
È quanto afferma il segretario del Pd, Gianni De Micheli, in merito alla vicenda dell’area La Vignarola, nota anche come convenzione Puccini. “Il Pd si è fatto portavoce in Regione dei dubbi sollevati dal Comitato La Vignarola nel cuore, chiedendo l’intervento previsto in materia di vigilanza, sostiene le ragioni del comitato stesso e anche il ricorso al Tar” – aggiunge De Micheli. Il segretario sottolinea come: “L’osservazione che è stata accolta nel piano regolatore indica due zone ben distinte, quella destinata a hotel e centro congressi e quella da cedere al Comune. L’unico vincolo esistente tra le diverse aree- aggiunge – è quello che la volumetria prevista su 12 ettari può essere realizzata solo dopo la cessione dei 60 previsti al Comune. È per questo – dice ancora De Micheli – che non si può immaginare un intervento simile in quattro lotti diversi, comprendendo un’area che il piano regolatore vigente indica chiaramente come parco e in un continuum con la riserva di Tor Caldara e sulla quale esiste tra gli altri anche un vincolo archeologico”. Per il Pd: “Si tratta di una variante di piano regolatore e se si vuole proporre deve seguire l’iter previsto, votare in giunta sottraendosi tra l’altro al confronto con il consiglio comunale e la città è un maldestro tentativo di aggirare un evidente ostacolo”.