Stando alle accuse, non hanno pagato l’Iva su settemila litri di gasolio stoccati nei depositi della Eco Imballaggi di Campalto. Nel mirino della magistratura è finita una società con la sede legale ad Anzio, in provincia di Roma. Era stato il pubblico ministero veneziano Stefano Ancilotto a chiedere il rinvio a giudizio della rappresentante legale della società, Giuliana Ceci, che ieri è stata condannata a quattro mesi di reclusione e al pagamento di una multa di seimila euro. Inoltre, il giudice veneziano Massimo Vicinanza ha posto sotto sequestro tutto il gasolio contenuto nei depositi. Nell’ambito dei controlli da parte della Guardia di Finanza, però, è venuta alla luce un’irregolarità che, almeno per gli abitanti di Campalto, diventa ancor più importante dell’evasione dell’Iva. La Eco Imballaggi, infatti, non aveva alcuna autorizzazione a detenere un deposito di liquido infiammabile, com’è il gasolio, nel terrreno di sua proprietà: i Vigili del fuoco, ad esempio non erano stati informati della sua esistenza e, invece, per legge, devono conoscere i luoghi dove sono stoccati materiali a rischio d’incendio. Tra l’altro, nel deposito non sarebbero state adottate tutto le misure di sicurezza previste in questi casi. Anche su queste situazioni di rischio, ora si indaga.