Home Cronaca Anzio – Biogas, i cittadini di Lavinio scrivono al Sindaco

Anzio – Biogas, i cittadini di Lavinio scrivono al Sindaco

Il sindaco Luciano Bruschini

 

E‘ il Comitato per Lavinio  a scrivere una lettera aperta al Sindaco di Anzio sulla possibile realizzazione di una centrale Biogas a Lavinio. “Egregio Signor Sindaco – si legge nella missiva- è in atto un’altra subdola e pericolosa aggressione nei confronti del territorio di Lavinio che una politica miope ed arrogante sembra voler permettere. Da oltre tre mesi è stato inviato, alla Sua attenzione, un progetto per la realizzazione di una centrale per il trattamento di rifiuti e la produzione di biogas: un prodotto che di bio ha solo il nome ingannevole perché, se serve ad una combustione non particolarmente dannosa, certamente ne è fortemente impattante la produzione. Una programmazione regionale, che cerca di spalmare sul Lazio i rifiuti della capitale, rischia di provocare danni incalcolabili a cittadine come la nostra che vorrebbe fare, del proprio mare e della propria natura, una risorsa economica ed una ragione di orgoglio. Tranne che da parte di qualche rappresentante della politica e di qualche associazione “schierata”, nessuna voce istituzionale si è levata contro un progetto che solo chi è informato sa quanto è negativo per il territorio. Una disinformata Commissione Ambiente lo ha analizzato esprimendo un parere negativo senza entrare nelle motivazioni che tale parere dovrebbero giustificare. E’ noto che queste iniziative sono soggette ad un preponderante peso decisionale da parte dell’ente regionale e che, la dove esse sono state bloccate, è solo perché una comunità guidata dal proprio sindaco ha impedito che esse venissero realizzate. Il Suo grido di dolore, Signor Sindaco, non è stato udito, dai cittadini di Lavinio di Sacida e di Lido dei Pini, zone sui cui l’impatto della centrale è particolarmente sentito. Il Gruppo Operativo No-Biogas del Comitato per Lavinio che, come forse Lei sa, rifiuta nettamente ogni logica di partito, è in contatto con l’Assessore all’Ambiente, con cui ha avuto un primo incontro per discutere l’argomento, pur nelle modalità che distinguono le responsabilità fra utenza ed amministrazione. Il riserbo del responsabile per l’ambiente è comprensibile sia per le ragioni politiche, che sottendono decisioni di questo tipo, sia per la mancanza di elementi di valutazione di un’ analisi che è ancora in corso. Ma, Signor Sindaco, a prescindere dai luoghi comuni e dalle analisi dell’impatto non ci vuole Leonardo da Vinci per sapere quale realtà si cela dietro la gestione reale di impianti di questo genere e, visto che l’impatto occupazionale è vicino allo zero, visto che il solo abbinamento di una centrale per biogas al nome di Lavinio ne offusca l’immagine, visto che nessun vantaggio di nessun genere è previsto per la gente di Lavinio e di Anzio e che, dove tali centrali sono state realizzate è accertato un crollo del valore degli immobili del 40-60%, e considerando,infine, i tanti atti di illegalità e di conflitto di interessi, che tali realizzazioni possono comportare, ci domandiamo perché non si è sentita ancora alta e forte la Sua voce in difesa di cittadini che Lei rappresenta: una difesa di principio, e quindi politica e poi tecnica”. La lettera è firmata anche a nome del Gruppo Operativo NO_BIOGAS Lavinio (comitatoperlavinio@hotmail.com)