Le indagini sono partite dopo che si sono verificati alcuni furti in abitazione, tutti eseguiti con lo stesso modus operandi, nei comuni di Anzio, Nettuno e Ardea.
Gli uomini del commissariato di Anzio, diretti dal Dirigente Antongiulio Cassandra, dalle prime informazioni raccolte, sono risaliti ad un gruppo di cittadini albanesi che aveva scelto come base operativa il consorzio “La Sbarra” di Tor San Lorenzo, nel comune di Ardea.
I poliziotti, dopo pochi giorni di appostamento, hanno individuato anche l’abitazione in cui la banda si riuniva per pianificare i colpi. Nello specifico i cinque sospettati parcheggiavano le proprie auto all’esterno del consorzio, poi accedevano all’interno dai tornelli pedonali eludendo in questo modo il controllo del guardiano, dopodiché con dei telecomandi clonati entravano in un condominio.
All’interno di quest’ultimo il gruppo di giovani aveva arbitrariamente occupato un appartamento, senza corrente elettrica, nel quale si riunivano tenendo le serrande chiuse e facendosi luce con lampade di fortuna, agevolati nella loro clandestinità dal fatto che il resto delle abitazioni erano quasi tutte disabitate nel periodo invernale, trattandosi di residenze per lo più estive.
I cinque, quindi, dopo aver pianificato zona e appartamenti da depredare, a notte fonda e muniti di zainetti tattici pieni di tutto l’occorrente per forzare le porte delle abitazioni o le serrature delle auto, si mettevano all’opera.
Gli agenti della Polizia di Stato alcuni giorni fa hanno atteso l’arrivo dei primi componenti della banda, li hanno bloccati all’ingresso e con loro sono entrati nell’appartamento occupato in attesa degli altri. Infine i cinque malviventi, tutti di nazionalità albanese e di età compresa tra i 20 e i 31 anni, sono stati denunciati per possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.