“Esprimo la mia vicinanza al giovane migrante ferito con un colpo di pistola mentre si trovava all’esterno del Cara di Anzio, dove sono ospitati i richiedenti asilo. Un atto del genere va stigmatizzato senza trovare alibi e ricondotto a quello che è veramente: un gravissimo episodio di razzismo e intolleranza. I Centri di accoglienza ospitano persone fuggite dalla guerra, dalla miserie e dalle persecuzioni. Donne e uomini che arrivano o attraversano il nostro Paese per trovare qui, o altrove, quelle possibilità che altrimenti non avrebbero. Nei loro confronti è attraverso le forme di accoglienza, e non con gli sgomberi e le esplulsioni, che si costruiscono le basi del vivere civile. Auspico quindi che i responsabili di questo gesto vengano al più presto assicurati alle forze di polizia e mi auguro che resti sempre alta l’attezione verso tutte quelle persone costrette, loro malgrado, ad affrontare un dramma umanitario che non lascia scelta”. E’ quanto afferma la consigliera regionale di Sel, Marta Bonafoni.
“Questo è il risultato del clima d’intolleranza che si respira nelle nostre città – dicono Gabriele Palomba e Francesca Tammone coordinatori dei circoli SEL di Anzio e Nettuno -. Esprimiamo la nostra solidarietà alla vittima di questo folle gesto, opereremo affinché l’intolleranza e l’odio verso queste persone sia sconfitto dalla cultura dell’integrazione.”