Si stanno svolgendo all’esterno i funerali di Don Ennio Cannas perchè la grande folla giunta per dare l’ultimo saluto al parroco di Tre Cancelli spirato l’8 dicembre scorso non poteva essere contenuta nella chiesa di San Paolo Apostolo del quartiere nettunese. Numerosa anche la comunità di Tor San Lorenzo giunta per seguire le esequie. Don Ennio, infatti, aveva svolto il sacerdozio lì prima di essere trasferito a Nettuno 11 anni fa e il grande seguito al suo funerale è il segno della profonda impronta che ha lasciato in tutti i suoi parrocchiani.
Don Ennio se ne è andato proprio nel giorno dell’Immacolata, lui che era devotissimo alla Vergine Maria. Da tempo ormai Don Ennio era ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Riuniti per dei gravi problemi respiratori che gli hanno causato la morte. Un parrocco amato amato perché viveva il suo sacerdozio con spirito caritatevole e sempre al servizio dei più deboli.
“Quando siamo venuti a conoscenza della notizia – racconta Massimiliano Rognoni – con la confraternita di Tre Cancelli stavamo prendendo in spalla la statua della Madonna delle Grazie per la processione della fiaccolata dell’8 dicembre. Lui ha sempre detto che sarebbe morto in un giorno legata alla Vergine di cui era molto devoto. Ha sempre detto che sarebbe voluto morire sull’altare. Un segno evidente del suo impegno costante nel sacerdozio. E’ stato un pastore eccezionale per tutta la comunità di Tre Cancelli, un grande sacerdote che è stato sempre vicino a chi aveva bisogno”.