Addio appalto. Il Tar del Lazio non salva la coop “La Provvidenza”, a cui l’Asl Roma H ha revocato l’affidamento del servizio trasporto infermi, dopo aver scoperto che la legale rappresentante della cooperativa non aveva dichiarato di aver avuto problemi con la giustizia. Alla coop sociale di Nettuno lo scorso anno, precisamente il 30 ottobre, erano stati aggiudicati due lotti della gara per il servizio di trasporto infermi. L’aggiudicazione, però, è stata revocata alla cooperativa il 3 febbraio scorso, con determina dell’Azienda sanitaria. Dai controlli fatti, l’Asl ha appurato che la responsabile de “La Provvidenza” non aveva dichiarato, nonostante lo prevedesse il capitolato di gara, reati presenti nel proprio casellario. Un particolare che l’Azienda aveva appreso facendo una verifica presso il casellario della Procura della Repubblica di Velletri. Il provvedimento è stato impugnato dalla cooperativa, che ha chiesto al Tar del Lazio di annullarlo. I giudici amministrativi hanno invece avallato l’operato dell’Azienda sanitaria, specificando appunto che il disciplinare di gara prevedeva tale dichiarazione da parte dei rappresentanti delle società partecipanti, al fine di consentire alla stazione appaltante di valutarne i requisiti di moralità. “L’inadempimento a tale precisa e stringente prescrizione della lex specialis – hanno specificato i magistrati nella sentenza emessa – ha correttamente giustificato l’adozione del contestato provvedimento di revoca, in considerazione della particolare natura degli interessi pubblici tutelati con la suddetta prescrizione di gara”. Ricorso rigettato dunque e cooperativa condannata anche a pagare tremila euro di spese legali all’Asl.