“Confermata l’espulsione di chi ha tradito il proprio mandato”. Questo l’incipit di una nota stampa diffusa dal Circolo del Pd Enrico Berlinguer di Nettuno in relazione all’espulsione definitiva degli ex Pd ed ex consiglieri comunali Nicola Burrini, Pamela Polito e Matteo Selva. “La Commissione regionale di garanzia del Pd – fanno sapere gli esponenti del Circolo – ha respinto all’unanimità il ricorso contro l’espulsione presentato da tre dei quattro ex consiglieri, responsabili di aver agito in disprezzo delle regole e del confronto democratico. Purtroppo si continua ad offendere l’intelligenza e la verità con impropri accostamenti fra la vicenda romana e quanto avvenuto a Nettuno. A Roma è stato il Partito e l’intero gruppo consiliare del Pd a sancire la conclusione del mandato di Ignazio Marino che, a dispetto di quanto concordato, cercava di allungare un inutile brodo ai danni della città. A Nettuno una esigua minoranza del Partito e del gruppo consiliare del Pd ha sfuggito sistematicamente ogni confronto, facendosi parte attiva con tutta l’opposizione per depositare il numero sufficiente di dimissioni. Da una parte, a Roma, un Sindaco che si rifiuta di accettare le scelte della sua maggioranza e che per questo viene sfiduciato; dall’altra, a Nettuno, una minoranza di consiglieri che, rifiutando anche l’ultima richiesta di confronto del Segretario Provinciale, decideva di unire le sue firme a tutta l’opposizione pur di imporre le proprie decisioni minoritarie al resto della maggioranza. A Roma, per quanto dolorosa, è stata portata avanti una scelta di democrazia. A Nettuno, chi fuori dal confronto democratico ha scelto di imporre il proprio personalismo è stato giustamente espulso dal Pd. E chi è stato espulso non può oggi raccontare di aver preso le distanze: no, è stato proprio cacciato via”.