Home Cronaca Truffa con le auto rubate, coinvolti anche due fratelli di Anzio

Truffa con le auto rubate, coinvolti anche due fratelli di Anzio

Rubavano o clonavano delle auto di lusso, poi le imbarcavano con destinazione Nord Africa e le rivendevano creando un movimento con un giro d’affari di circa 4 milioni di euro: coinvolti anche due fratelli di Anzio Marco e Giorgio Germani. Una situazione scoperta dai carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia che hanno tratto in arresto 18 persone, 13 in carcere, 5 ai domiciliari, tra le province di Roma, Latina e Salerno. L’accusa per tutti e a vario titolo è di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, al riciclaggio e alla ricettazione. Recuperate nel corso dell’indagine almeno 32 auto di lusso, Range Rover, Mercedes, Bmw e Porsche, rubate un po’ in tutta Italia, ma in particolare nella capitale e a Latina. L’indagine è partita da Sermoneta, nel 2010, da una sospetta denuncia per il furto di un’auto. E’ stata scoperta così la vasta rete di contatti che l’associazione aveva messo in piedi per poter rivendere le auto di dubbia provenienza. La clonazione veniva effettuata in modo impeccabile: la banda riusciva a falsificare documentazione e veicoli in poco tempo (in media una vettura a settimana), utilizzando strumentazioni sofisticate. La banda in un anno riusciva a far muovere verso l’Estero ben 200 veicoli di lusso. Le auto di lusso viaggiavano via terra e via mare, spesso da Barcellona raggiungevano Tangeri, in Marocco. Oppure arrivavano in Mauritania e in Tunisia. Tra i componenti della banda c’è anche un uomo di Aprilia, Mauro Latini, di 52 anni, che secondo i carabinieri si occupava di falsificare targhe e documenti delle auto. Stefano Romualdi, 29enne di Pomezia, si occupava invece di raggirare le assicurazioni per ottenere il premio di copertura delle auto dopo la denuncia di furto. Stesso ruolo veniva ricoperto dai fratelli di Anzio Marco e Giorgio Germani. L’inchiesta – coordinata dal sostituto procuratore Giuseppe Bontempo – è molto più vasta ed è ancora in corso: in tutto, infatti, risultano indagate ben 72 persone. Potrebbero esserci presto dei risvolti. Tra le auto recuperate e rubate dalla banda sgominata dai carabinieri di Aprilia c’è anche quella dell’ex attaccante della Lazio, Mauro Zàrate: quando ancora il calciatore si trovava a Roma gli venne rubata una Bmw X6.