L’operazione che ha portato al fermo di Fernando Mancini, attualmente agli arresti domiciliari, è stata battezzata dalle Fiamme gialle di Nettuno, che hanno condotto le indagini, Domus Aurea. La Domus Aurea era la villa che l’Imperatore Nerone ha costruito dopo l’incendio della Capitale e anche in questo caso le indagini della Guardia di Finanza sono state avviate a seguito di un rogo: quello dell’ex stabilimento balneare Belvedere sulle cui ceneri è sorto quello attuale.
Proprio i lavori di realizzazione della nuova faraonica struttura, infatti, hanno portato alcuni imprenditori a presentare delle denunce perché, a fronte di lavori anche per ingenti somme di denaro, non erano stati pagati. I lavori erano commissionati da diverse società, ma tutti riguardavano la realizzazione dello stabilimento. Questa coincidenza ha richiesto un supplemento di indagine da parte dei finanzieri, che alla fine sono riusciti a tirare le fila di quella che ritengono essere una complessa organizzazione, creata con lo scopo di truffare i fornitori, non pagare i conti ed evadere Iva e imposte. Ai soli fornitori, secondo le denunce presentate, non sono stati pagati beni e servizi per la somma di 530mila euro. Sulla base degli elementi investigativi raccolti il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri ha disposto, nei confronti del promotore dell’associazione a delinquere, la misura cautelare e personale degli arresti domiciliari, nonché il sequestro preventivo per equivalente di immobili, denaro, titoli di credito o altre forme di investimento fino alla concorrenza di 588.137,22 euro. I sigilli, di fatto, sono stati apposti ad una villa di lusso con piscina e ad una Porsche in uso a Mancini.
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