E’ stata individuata dalla Guardia di Finanza di Nettuno una associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe e reati fiscali. Nell’operazione denominata “Domus Aurea” ha portato all’individuazione di 13 persone che componevano questo sodalizio criminale tra cui risulta coinvolto anche l’imprenditore nettunese Fernando Mancini (nella foto).
L’associazione avrebbe creato appositamente numerose società fittizie, intestandole a prestanome, che sono state interposte nei rapporti commerciali intrattenuti dalle società riconducibili al promotore dell’associazione per l’acquisto dei beni necessari allo svolgimento delle attività imprenditoriali. Il pagamento avveniva, però, attraverso l’emissione di assegni non solvibili o cambiali mai onorate e veniva fatta sparire la contabilità al fine di rendere impossibili i controlli.
Le truffe accertate sono servite al promotore dell’associazione per ammodernare un lussuoso lido balneare, lo stabilimento Belvedere, precedentemente distrutto da un incendio, nonché per la costruzione di cinque palazzine di alloggi residenziali nella città di Nettuno costituite complessivamente da oltre cento unità immobiliari. Il valore di queste truffe ammonterebbe ad oltre 530mila euro anche se approfonditi accertamenti da parte della Guardia di Finanza avrebbero permesso di riscontrare che le società fittizie create dall’associazione avrebbero creato debiti per svariati milioni di euro.
La Guardia di Finanza ha anche chiarito il modus-operandi di questa associazione a delinquere che usava le società fittizie per ottenere vantaggi fiscali ed evadere il fisco. Attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per un importo di oltre 2,4 milioni di euro sono stati creati rilevanti costi fittizi ed è stata evasa l’Iva per oltre 500mila euro. In questo modo l’associazione riusciva ad abbattere i redditi dichiarati dalle società realmente attive con tasse, imposte e contributi che venivano portati su altre società che venivano rapidamente portate al fallimento e “svuotate”.
I militari della Compagnia di Nettuno hanno proceduto all’esecuzione della misura cautelare, al sequestro dei conti correnti riconducibili al soggetto, di una lussuosa villa con piscina di oltre 400 metri quadrati e di una autovettura sportiva. Al promotore dell’associazione a delinquere è stato disposta la misura cautelare agli arresti domiciliari, nonché il sequestro preventivo per equivalente di immobili, denaro, titoli di credito o altre forme di investimento fino alla concorrenza di € 588.137,22.
I reati contestati ai 13 indagati sono associazione a delinquere, truffa, ricettazione, bancarotta fraudolenta, nonché l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
Infine, nel corso delle indagini è stato scoperto che la medesima organizzazione si è occupata di “piazzare” in Italia oltre 37.000 tonnellate di pellet da riscaldamento oggetto di una truffa perpetrata in Germania, truffando, inoltre, l’ignara ditta incaricata del trasporto.