Home Cronaca Nettuno – Armi in casa, in manette padre, madre e figlia

Nettuno – Armi in casa, in manette padre, madre e figlia

Una famiglia criminale, composta da padre, madre e figlia quella arrestata oggi dai Carabinieri. Tutti e tre, secondo le forze dell’ordine sono responsabili di una serie di furti d’armi nei comuni di Ostia, Pomezia, Ardea e Nettuno. Le pistole e i fucili rinvenuti dai militari dell’Arma, in un villino di Ardea, erano dotati del relativo munizionamento e funzionanti. Non è stato semplice per i carabinieri arrivare all’arresto della famiglia di origini calabresi ma residente a Pomezia, che ora dovrà rispondere dei reati di ricettazione e di detenzione abusiva di armi e munizionamento da guerra. Dopo diversi appostamenti, infatti, gli uomini della compagnia ardeatina hanno fatto scattare il blitz effettuando un’accurata perquisizione personale e domiciliare, che ha portato al rinvenimento di un vero deposito di armi: in particolare sono state sequestrate due pistole e due fucili provenienti da furti in abitazione e da una rapina a un cacciatore.

“Durante la perquisizione – spiegano dall’ufficio stampa dei carabinieri – i militari hanno inoltre rinvenuto tre pistole scacciacani, fedeli riproduzioni di armi comuni da sparo, un lampeggiante blu simile a quello in uso alle Forze dell’ordine e, nel giardino del villino, persino una bomba a mano di fabbricazione Jugoslava, offensiva ed attiva, verosimilmente riconducibile al periodo successivo alla II Guerra Mondiale. Per questo motivo si è reso necessario anche l’intervento degli artificieri del Comando Provinciale di Roma che hanno recuperato in sicurezza l’ordigno. Tutto il materiale sequestrato sarà ora vagliato attentamente; in particolare le armi saranno sottoposte ad accertamenti tecnici presso il Ris di Roma, al fine anche di verificare se siano state utilizzate per compiere azioni delittuose. Al termine di tutti gli accertamenti i Carabinieri hanno così arrestato i due coniugi e la figlia, sottoponendo le due donne agli arresti domiciliari anche in virtù del fatto che la ragazza è in avanzato stato di gravidanza. I Carabinieri ora indagano per comprendere a che titolo e per quale fine questo arsenale fosse detenuto dai tre soggetti”.