Sono sei le famiglie di Anzio che, tra domenica e lunedì, hanno occupato degli appartamenti vuoti in Corso Italia ad Anzio 2. Si sono presentati un po’ alla volta, dopo aver lasciato, volontariamente, le villette di via Monte Celio occupate in precedenza. Un trasloco, quindi, in quelle che sembra siano delle seconde case per le vacanze, ma che si trovano in uno stabile di edilizia popolare. Questo passaggio alla chetichella ha fatto riflettere. In primo luogo, sul posto a partire da domenica si sono recate le forze dell’ordine. Una volta registrata la presenza degli occupanti abusivi, che sono stati identificati, sono stati avvertiti anche i titolari degli immobili occupati. Ora resta da verificare se i titolari avessero i requisiti necessari per l’alloggio popolare. Situazione complessa certo, ma anche il “trasloco” non è un fatto che può lasciare indifferenti. Infatti non ci si può non chiedere perché delle famiglie in difficoltà con dei bambini, dopo aver preso possesso di alcune abitazioni, su cui tra l’altro avevano iniziato a lavorare, sistemando esterni e giardini, si trasferiscano volontariamente in altre con tutti i disagi che questo comporta. C’è chi parla di minacce e sabotaggi alle abitazioni, a partire dagli impianti elettrici esterni. Anche su questo indagano le forze dell’ordine.