Entro l’inizio del 2025 è previsto l’avvio dei lavori per lo smantellamento della ex Kema di Pomezia. L’industria chimica abbandonata dal 1987 per tutti questi anni è stata il deposito di oltre 500mila tonnellate di rifiuti nocivi. Già da diversi anni la Regione Lazio lo aveva inserito nell’elenco dei siti inquinati, ma nella pratica non si era mai attivato un definitivo smaltimento. Ad intervenire dopo quasi 40 anni è la Regione Lazio di Francesco Rocca che ha previsto le opere di ripristino ambientale nel sito ex Kema con una spesa di 2,5 milioni di euro. La somma rappresenta che rappresentano una speranza per i cittadini e il Comune di Pomezia. L’ente ha già approvato un piano d’azione articolato in diverse fasi per lo smantellamento dell’area contaminata non solo da rifiuti tossici, ma anche materiali pericolosi, come le coperture in amianto. La Regione conta che i fondi stanziati siano recuperati dal titolare della società, il quale, secondo una sentenza della Corte d’Appello di Roma, avrebbe dovuto provvedere egli stesso allo smaltimento. Cosa che ovviamente non è avvenuta. Il sito di via delle Pesche sarà acquisito e trasformato dal Comune di Pomezia: le idee sono diverse, come quelle riguardanti la green economy.
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