E’ il vice presidente del Movimento Salviamo Nettuno Daniele Torquato a prendere carta e penna per scrivere al Commissario straordinario del comune di Nettuno, al Movimento Città futura e alla stampa. “Dopo aver preso le difese della signora Maria Rita De Gennaro alle prese con uno sfratto esecutivo – scrive Torquato – dopo aver comunicato e ottenuto appoggio dal movimento “Citta futura” impegnatasi ad aprire canali importanti, dopo aver comunicato il tutto al Ministero della Sanità con cui stiamo cercando di risolvere il problema, dopo aver comunicato alla presidenza del consiglio la vostra mancanza di impegno nei confronti dei cittadini in difficolta e della cittadina tutta, dopo aver comunicato alla stampa, sia locale che nazionale questa situazione, dopo il vostro silenzio e dei tentativi da parte di alcune strutture che hanno cercato di convincere la signora Maria dell’interessamento del comune, ci giunge una nuova richiesta di aiuto da parte di una famiglia e in particolar modo di una signora anche lei alle prese con uno sfratto immediato. La situazione la conoscete benissimo, la signora per altro oggi si trova nuovamente in ospedale per un aggravarsi della salute dovuta ad un tumore. Situazione che la signora affronta con coraggio e dignità. Cosa sta facendo il Comune? Inutile dire che anche questa situazione è stata da me segnalata al ministero della salute attraverso il canale ormai aperto e che la stessa è stata mandata alla presidenza del consiglio. Continuiamo ancora a dire che a Nettuno non sono disponibili casa popolari? Come gia comunicatovi in una mail precedente, sono pronto a fare un giro con voi tra le case popolari ed indicarvi i nominativi di quelle famiglie che oggi non hanno i diritti per occupare una casa popolare. Famiglie facoltose o single persone che hanno un’attività ed hanno ricevuto la casa in subaffitto. Fatevi un giro a San Giacomo. Lasciamo ancora che le case popolari continuino ad essere oggetto di scambi di voti? Risolvere queste situazioni è un atto di responsabilità verso i cittadini e un atto di solidarietà. Una verifica sulle case popolari un comune (soprattutto alle prese con queste urgenze) ha l’obbligo di farlo nell’immediatezza. Ho chiesto a nome delle famiglie in difficolta di erogare una piccola somma per permettere loro almeno di pagare delle rate di affitto e permettergli almeno di passare l’inverno al caldo e non sotto le porte del comune dove purtroppo saranno costrette a venire”.