La Procura di Velletri ha chiuso l’indagine su Giulio D’Amico, 24 anni, che rischia il processo per violenza sessuale su minore.
Il giovane, Maestro di vela, è stato accusato da una allieva della scuola di vela del Reale circolo canottieri Tevere Remo di Anzio. La 16enne nell’incidente probatorio, ha raccontato quello che sarebbe accaduto. La violenza si sarebbe verificata nella notte tra il 13 e il 14 luglio del 2023 a Lavinio, nella casa dell’indagato. Secondo i magistrati quella della minore è stata una deposizione convincente. Adesso D’Amico, che il circolo ha sollevato dall’attività subito dopo la denuncia, ha la possibilità di rendere un interrogatorio difensivo.
Il 24enne è figlio di Giuseppe D’Amico, socio del circolo, consigliere della Fiv (Federazione italiana vela).
Secondo la denuncia della minore la ragazza era ospite insieme ad amici nella foresteria del circolo, come altri ragazzi che partecipano ai corsi di vela. La sera della violenza il Maestro di Vela ha invitato l’allieva minorenne ed un altro ragazzo a casa sua. Una violazione delle regole del Circolo che impedisce la frequentazione con gli allievi fuori dalle attività sportive e di lasciare la sede.
Secondo il racconto della giovanissima, bevono alcolici, il terzo ragazzo presente alla serata e suo amico si addormenta e in quel frangente accade la violenza.
Il primo cui lo racconta è l’amico appena si risveglia: lei, sconvolta, gli dice quello che sarebbe successo, la mattina dopo scrive tutto quello che è accaduto sulla lavagna del Circolo. Quindi chiama il padre con cui presenta denuncia ai carabinieri di Roma. Ora in un’apposita udienza si dovrà decidere per il rinvio a giudizio o l’archiviazione.