Nasce da richieste tardive del fine settimana e disposizioni dell’ultimo minuto, la bagarre sul Lungomare di Nettuno legata al posizionamento dei Gazebo politici.
La vicenda inizia il sabato con una vicinanza eccessiva tra gli stand che è stata segnalata dalla Polizia al Comune.
Gli uffici hanno imposto il distanziamento ai delegati dei partiti politici e in piazza e, nel fine settimana era presente anche il gazebo dell’Airc per la ricerca contro il cancro, a rendere lo spazio sempre più stretto.
Sta di fatto che le autorizzazioni verbali a spostarsi arrivate dal Comune, che nel fine settimana ha gli uffici chiusi e non aveva modo di ridefinire le autorizzazioni, non sono state gradite dai diversi gruppi politici. Tantè che, in particolare, la posizione del Gazebo delle liste di Antonio Taurelli è stata segnalata come non congrua da altre liste. La tensione non è stata legata solo ad un esposto presentato alla polizia locale, ma discussioni e tensioni ci sono state anche sul Lungomare tra gli esponenti dei due schieramenti.
Gli organizzatori dello stand di Taurelli ci tengono a sottolineare la correttezza dell’operato del gruppo. “Abbiamo agito secondo le regole e con le autorizzazioni del comune – ci ha detto Gianni Schirò – e se ci avessero detto di andare altrove ci saremmo spostati. Abbiamo rispettato le indicazioni e non comprendiamo l’atteggiamento di nervosismo di altre formazioni che hanno avuto con noi un atteggiamento aggressivo. Siamo persone che si impegnano per la città di Nettuno e rispettiamo le regole”. Un concetto ribadito da Marina Aimati. “Non vogliamo in alcun modo essere rappresentati come persone che non rispettano le regole, ci siamo attenuti a quello che ci è stato detto”.
Infine sono stati gli uffici comunali a rendere noto che il disguido è nato da richieste tardive di spazi pubblici. Domani è previsto un incontro in Comune, per definire spazi e posizionamenti nell’ultima settimana di campagna elettorale per evitare ulteriori tensioni.