Ieri la visita della Commissione antimafia ad Anzio e Nettuno, ecco le reazioni:
“I comuni di Anzio e Nettuno andranno al voto il 17 e 18 novembre ma questo non deve far pensare che la gravissima situazione di infiltrazione mafiosa sia risolta. L’allarme è ancora elevatissimo e tale deve rimanere, guai ad abbassare la guardia. Il M5S continuerà a tenere alta l’attenzione anche dopo le elezioni, continuando a presidiare il territorio. Abbiamo ribadito questo concetto nell’incontro tenuto oggi con i commissari straordinari dei due comuni sciolti per mafia”.
Lo affermano i deputati M5S in commissione antimafia Stefania Ascari e Federico Cafiero De Raho e l’esponente pentastellata Angela Salafia, gia’ parlamentare e componente delle commissioni Giustizia e Antimafia.
“Il M5S – proseguono – è da sempre in prima linea nel denunciare ogni realtà criminale e quindi anche quella di Anzio e Nettuno: lo facciamo da anni nelle piazze, in Parlamento – in particolare in commissione Antimafia -, a livello regionale e ovviamente nei due comuni interessati attraverso i nostri eletti e gli attivisti. Abbiamo sempre monitorato le criticità nel territorio e denunciato il grave livello di infiltrazione. Dopo tante battaglie è arrivata anche l’imponente operazione Tritone che ha portato alla luce tutto il malaffare e ha determinato lo scioglimento dei Comuni. I nostri candidati a sindaco, Ciro Nutello per Anzio e Mauro Rizzo per Nettuno, sono garanzia per un impegno pubblico rigoroso al servizio della legalità, della trasparenza e della giustizia”.
—————–
Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle
***
La Commissione Antimafia ieri mattina è tornata a Nettuno e ed Anzio, a due settimane dal voto. “Ora le elezioni per voltare pagina – commentano Walter Verini, capogruppo del Pd in Antimafia, ed Enza Rando, responsabile legalità del partito, entrambi membri della Commissione – i cittadini votino quei candidati e quelle forze che mettono al centro l’impegno per la trasparenza, la legalità e la tutela del bene comune”.“La missione della Commissione Antimafia a Nettuno ed Anzio, due Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose – hanno detto – ha confermato quanto elevato sia ancora il pericolo. Le due Commissioni hanno lavorato bene, avviando un serio lavoro di bonifica e che ora deve vedere la responsabilità dei cittadini e cittadine di dare continuità.
Da membri della Commissione ci auguriamo che i cittadini vadano al voto premiando quei candidati e quelle forze che mettono al centro l’impegno per la trasparenza, la legalità e la tutela del bene comune. Che mettano al centro l’impegno per ridare piena e intensa vita sociale, educativa e culturale alle comunità.
L’impegno per affiancare le forze dell’ordine e della sicurezza, la magistratura nel contrasto al traffico di droga, ai fenomeni di estorsione e usura, che vedono criminali legati alla Ndrangheta operare da troppo tempo in queste realtà e nel litorale laziale, anche in rapporto ad ambienti politici. Ci auguriamo che l’appello lanciato da Libera, da Rete No Bavaglio, dal Coordinamento Antimafia e venga pienamente raccolto e praticato e soprattutto applicato dalle nuove amministrazioni e dai nuovi consigli comunali”.
***
L’Associazione Coordinamento Antimafia Anzio–Nettuno, Rete NoBavaglio-Liberi di essere informati e Reti di Giustizia-Il Sociale Contro le Mafie, esprimono soddisfazione per la missione della Commissione Parlamentare Antimafia nel territorio di Anzio e Nettuno, un intervento richiesto e atteso da tempo dalle nostre associazioni per contrastare l’influenza della criminalità organizzata in queste aree.
In vista delle elezioni comunali del prossimo 17-18 novembre, infatti, preoccupa l’evidente pressione delle mafie sulla Pubblica Amministrazione. Le inchieste giornalistiche di Andrea Palladino su La Stampa e di Clemente Pistilli su La Repubblica hanno documentato come alcuni dei soggetti citati nella relazione per lo scioglimento dei consigli comunali di Anzio e Nettuno continuino a svolgere ruoli di indirizzo nella campagna elettorale.
Ad oggi, inoltre, non è stata ancora emessa la sentenza del Tribunale di Velletri, ai sensi dell’art. 143, comma 11, del D.lgs. 267/2000, contro alcuni ex amministratori dei comuni di Anzio e Nettuno. Avevamo pertanto richiesto un’audizione presso la Commissione, sia in sede plenaria sia nell’apposito comitato, per condividere la nostra conoscenza diretta delle criticità locali e informare sulla situazione di Aprilia, dove è attualmente attiva una commissione d’accesso. Riteniamo infatti che un dialogo diretto con le associazioni territoriali sia fondamentale per adempiere pienamente al mandato della Commissione d’inchiesta sui fenomeni mafiosi.
Dispiace constatare, ancora una volta, che la nostra richiesta di audizione sia stata ignorata. Continueremo a fare sentire la nostra voce per la difesa della legalità.
Edoardo Levantini
Presidente Associazione Coordinamento Antimafia Anzio/Nettuno,
Rete No Bavaglio – Liberi di essere Informati
Irene Giusti Presidente Reti di Giustizia-Il sociale contro le mafie