E’ stata un’estate tutto sommato positiva, dal punto di vista della sicurezza, quella appena trascorsa sul litorale di Anzio e Nettuno. Fermo restando l’ovvio e cioè che non si possono cancellare del tutto eventi di cronaca anche poco piacevoli, fortunatamente non ci sono stati episodi gravissimi come in passato. A fare un bilancio della stagione estiva appena trascorsa il Comandante dei Carabinieri della Compagnia di Anzio Ugo Floccher che, su tutto, ci tiene a sottolineare l’impegno dell’Arma sui servizi di controllo del territorio che sono stati la priorità del comando neroniano. Servizi mirati sono stati organizzati ogni fine settimana e in diversi settori. Zona “calda” dell’estate il Borgo di Nettuno, che ha visto ogni fine settimana la presenza di controlli da parte dei militari. Lo stesso comandante Floccher, a fine giugno, ha preso parte ad uno dei primi pattugliamenti di controllo, per rendersi conto della situazione di persona. I carabinieri in diverse occasioni hanno monitorato con i tecnici dell’Arpa le emissioni sonore, hanno pattugliato le vie interne e controllato i locali. Per alcune attività è stata chiesta la sospensione temporanea delle attività a causa delle irregolarità riscontrate. “E’ ovvio – spiega il Comandante – che la particolare situazione del Borgo favorisce situazioni qualche volta critiche. Abbiamo monitorato attentamente la zona, fermo restando che in alcune aree azzerare le criticità è davvero impossibile. In ogni caso manterremo alta l’attenzione sulla zona”. Ma non solo di Borgo si è trattato durante questa estate. Non sono mancati interventi su risse e aggressioni, che durante la stagione estiva, con la popolazione triplicata, hanno creato qualche problema. L’episodio più eclatante è stata l’aggressione iniziata al Borgo e terminata al quartiere Zodiaco con l’esplosione di un colpo di pistola sul piede di un giovane. Il responsabile è stato individuato e arrestato. Sono in lieve diminuzione i furti e i furti in appartamento. “Alcuni fenomeni criminali come i furti e i furti in appartamento vanno ad ondate – spiega il Comandante Floccher – e spesso i cittadini hanno la percezione che siano in aumento, ma nel periodo estivo nel suo complesso il trend è in lieve diminuzione rispetto allo scorso anno. In ogni caso – aggiunge – consigliamo a tutti soprattutto per quello che riguarda gli appartamenti e le abitazioni, di installare un impianto di allarme a norma e di collegarlo con il numero di emergenza del 112, per avere a disposizione un più rapido servizio di controllo e per aiutare le forze dell’ordine ad intervenire tempestivamente e fermare i malviventi”. La diminuzione dei furti è legata anche e soprattutto ad un certosino lavoro di prevenzione. “Le auto che abbiamo a disposizione – aggiunge Floccher – fermo restando i servizi garantiti sulle nostre cinque caserme (vanno considerate oltre quelle di Anzio e Nettuno anche i punti di Ardea e del litorale) sono sempre in giro. Oltre agli interventi mirati su chiamata dei cittadini – sottolinea – noi abbiamo sempre delle pattuglie in circolazione perché crediamo moltissimo non solo nella repressione dei reati commessi ma anche nella prevenzione e nell’effetto deterrente della presenza delle forze dell’ordine sul territorio”. I carabinieri, soprattutto durante l’orario notturno, si occupano anche della sicurezza stradale e degli interventi sugli incidenti. In questa estate 2015 non sono mancati gli scontri, fortunatamente spesso di lieve entità. Una notazione da sottolineare è che sempre più a creare problemi di ordine pubblico e ad avere atteggiamenti inadeguati sono i giovani e i giovanissimi. In qualche caso, soprattutto per quello che riguarda i reati ambientali legati alle emissioni sonore nella stagione estiva, le segnalazioni erano legate ad un livello di intolleranza davvero elevato da parte dei residenti soprattutto per la vocazione turistica del territorio di residenza (in molti casi tra l’altro, le emissioni segnalate come anomale erano nei limiti). Infine da segnalare il ruolo svolto dall’Arma nella condanna a 30 anni di reclusione di Matteo Vernile per l’omicidio del 22enne Daniele Righini. Il giovane, con diversi precedenti di aggressione, è arrivato in aula con delle prove inoppugnabili sulle sue responsabilità nel reato commesso. Un omicidio quello di Righini, avvenuto per futili motivi e che ha visto il responsabile dell’assurdo gesto pagare per quello che ha fatto.