Un’associazione a delinquere che per anni avrebbe manomesso e rivenduto decine di auto tra la Calabria e il Lazio, soprattutto quelle di piccola cilindrata. Questo emerge da un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro e condotta dalla sezione di polizia giudiziaria della Polizia Stradale, a cui ha partecipato anche la Polizia Stradale pontina.
Sono in tutto 21 gli indagati che devono rispondere a vario titolo di associazione per delinquere e ricettazione. Oltre 40 le ipotesi contestate al momento per fatti che sarebbero avvenuti dal 2013 al 2020.
Nei giorni scorsi è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini firmato dal procuratore aggiunto Giulia Pantano e dal sostituto Domenico Assumma. Al momento nel registro degli indagati compaiono i nomi di: Salvatore Taverniti 35 anni di Guardavalle; Patrizio Libero Abbate, 34 anni di Aprilia; Alessio Serao 41 anni di Aprilia; Simone Bertoldi 32 anni di Aprilia; Salvatore Pilato 60 anni di Guardavalle; Antonio Ussia 37 anni di Guardavalle; Cosimo Antonio Pace 45 anni di Riace; Santo Francesco Antonio Giannini 42 anni di Santa Caterina dello Ionio; Ilario Papaleo 37 anni di Guardavalle; Bruno Geracitano 47 anni di Guardavalle; Antonio Samà 36 anni di Guardavalle; Radu Lucian Mocanu 37 anni nato in Romania; Agazio Salerno 57 anni di Guardavalle; Domenico Pelle 38 anni di Benestare; Giuseppe Piscioneri 51 anni di Stignano; Annalisa Piscioneri 42 anni di Roccella Ionica; Fabio Mazzone 48 anni di Bovalino Marina; Gianluca Tassone 45 anni di Vibo Valentia; Miriana Carugli 52 anni di Orsogna; Rachad Quannes 32 anni di Aprilia; Fabiano Abbate 31 anni di Aprilia.
Sono sette, invece, le persone – tra cui gli apriliani Patrizio Libero Abbate e Alessio Serao – che devono rispondere di associazione per delinquere, anche con altre persone rimaste non identificate, allo scopo di commettere delitti di riciclaggio di veicoli Smart tipo Fortwo.