Quella del Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio che la scorsa settimana si è espressa in favore della Gesam – Ecocar, in merito alla contesta assegnazione della gara rifiuti del comune di Anzio, non è stata l’ultima parola, in termini legali, sull’annosa vicenda. La Camassa Ambiente, attualmente affidataria del servizio in proroga sul vecchio e costosissimo capitolato, ha infatti deciso di rivolgersi al Consiglio di Stato per tentare di difendere fino in fondo le proprie ragioni. Nel frattempo pare che il dirigente del settore Ambiente, che si trova a dover gestire una vicenda quanto meno intricata, abbia deciso di rivolgersi all’Anac, l’Autorità Anticorruzione, per un parere sulla situazione e per evitare di prendere provvedimenti che possano esporre l’amministrazione all’ennesima contesa. In questa assurda situazione a rimetterci sono i cittadini di Anzio, che stanno pagando in maniera davvero salata un servizio assolutamente inadeguato alle esigenze del territorio e al costo sostenuto (la Asl questa estate ha invitato in diverse occasioni il Comune a rimuovere i rifiuti che stavano creando un serio problema ambientale per molte vie cittadine) e i dipendenti della Gesam che attendono di essere riassunti con il nuovo bando, dopo mesi di stop.