Home Cronaca Anzio – Cadavere in acqua, non è una morte violenta

Anzio – Cadavere in acqua, non è una morte violenta

Non è una morte violenta né un omicidio. Il 60enne di Velletri il cui corpo è stato rinvenuto in acqua ieri sera sulla spiaggia di Anzio Colonia è morto per un malore o si è tolto la vita. Queste le due uniche ipotesi al vaglio dei Carabinieri del Comando di Anzio guidati dal comandante Ugo Floccher, che stanno indagando sull’episodio. Ieri sera, lo ricordiamo, i residenti della zona, hanno visto il corpo dell’uomo, completamente vestito, galleggiare in acqua. Il tratto di litorale in cui il corpo è stato trovato è chiuso e per accedervi è necessario scendere su una scaletta isolata che probabilmente l’uomo conosceva. I cittadini che lo hanno visto hanno immediatamente chiamato i carabinieri e il personale sanitario del 118 per cercare di salvarlo, ma era già troppo tardi. I sanitari, constatato che non c’era nulla da fare, sono quindi andati via mentre le forze dell’ordine hanno allertato il Magistrato e il medico legale competente in questo genere di situazione. Sono quindi state avviate le prime indagini sull’identità della vittima, che aveva con se tutti i documenti. Il medico legale, una volta sul posto, sembra aver rapidamente escluso la presenza di segni di aggressione o ferite violente. Sul corpo è stata comunque disposta l’autopsia per verificare se alla base del decesso ci possa essere stato un malore improvviso. Una volta rintracciati i parenti dell’uomo deceduto, è tuttavia emerso un quadro che ha fatto luce sulle possibili cause del gesto. L’uomo, depresso da tempo, era in cura contro questo terribile male. Già in passato, secondo le testimonianze di chi gli era vicino, aveva tentato di togliersi la vita ed era stato protagonista di gesti autolesionisti. Uno scenario che sembra togliere ogni dubbio su quanto accaduto ma le forze dell’ordine non intendono lasciare nulla al caso e verificheranno ogni ipotesi. Allo stato attuale la cosa più probabile è che l’uomo abbia raggiunto il litorale di Anzio con le idee già chiare. Probabilmente è arrivato in un posto che conosceva bene e, completamente vestito, si è buttato in acqua, anche se, al momento, non ci sono testimoni che lo abbiano visto entrare in mare. All’esame autoptico il compito di dare le risposte che mancano.