Home Cronaca Nettuno – Borgo senza sicurezza, è polemica

Nettuno – Borgo senza sicurezza, è polemica

Non è andato bene l’incontro avvenuto nei giorni scorsi in Comune a Nettuno tra gli esponenti del Comitato di quartiere del Borgo medievale e il Commissario prefettizio Raffaela Moscarella. Il Comitato si aspettava delle decisioni importanti da parte del Comune per porre un freno alla situazione di scarsa sicurezza della zona, soprattutto nelle ore notturne del fine settimana, ma la situazione non è semplice e le soluzioni di non facile applicazione in una zona in cui il malcostume si è creato negli anni. Da una parte il Comune e le forze di polizia questa estate si sono impegnate in una serie di controlli nella zona, che hanno in qualche modo limitato i danni. Dall’altra vandali, ubriaconi e zozzoni la fanno da padroni a tarda notte creando disagi evidenti ai residenti e una sensazione di diffusa insicurezza. Uno stato dei fatti che ha deprezzato gli immobili e creato danno a quelle attività commerciali che vorrebbero un Borgo a misura di persone civili e non solo occupato da giovani e giovanissimi che eccedono nel bere ed hanno atteggiamenti aggressivi tra loro e con gli altri. Nei prossimi mesi il Borgo sarà più attentamente monitorato grazie all’installazione di un impianto di videosorveglianza, che dovrebbe funzionare da deterrente contro i comportamenti più estremi (a partire dai danneggiamenti e dalle risse) e le immagini potranno fornire alle forze dell’ordine materiale utile ad individuare gli incivili, ma anche a verificare se i locali presenti in zona rispettano gli orari di chiusura e i vincoli di legge. Nel frattempo i residenti, esasperati, non si danno per vinti e, in cerca di soluzioni, chiederanno ulteriori controlli e verifiche sulla regolarità di alcune situazione, sulle occupazioni del suolo pubblico, sulla presenza di verande in una zona con vincolo paesaggistico e controlli fonometrici sulle emissioni sonore fino a tarda notte. “Non chiediamo la luna – spiegano dal Comitato – vogliamo solo poter tornare a casa e uscire in sicurezza, cosa che ora non accade”.