Anzio – Omicidio Righini, la mamma: “Giustizia è fatta”

E’ la mamma di Daniele Righini, ucciso a colpi d’arma da fuoco da Matteo Vernile, condannato a trent’anni di prigione dalla Corte d’Assise a dire la sua su uno dei fatti di cronaca più drammatici che si siano mai verificati sul litorale. “Mio figlio – spiega la donna – non conosceva Vernile e neanche Cencioni. Hanno accompagnato li una loro amica che poi ha scordato la sua borsa in auto. I ragazzi hanno riportato la borsa alla ragazza, che li ha fatti aspettare quasi mezz’ora e quando è arrivata gliela hanno restituita in malo modo. Questo ha scatenato l’assurda reazione di Vernile, già noto per atti violenti contro le persone. Mio figlio – spiega ancora – che era un ragazzo troppo buono, ha pagato per questa follia con la vita. Ieri giustizia è stata fatta, ma è stato troppo tardi per mio figlio. Il Tribunale a quel ragazzo doveva condannarlo prima per le violenze già commesse. Mi piacerebbe che tutti i giovani capissero che non c’è un motivo valido per usare una pistola, per sparare a qualcuno. Vernile non ha ucciso solo mio figlio, ha anche distrutto me, la sua famiglia, e tutti coloro che gli volevano bene. Voglio ringraziare i carabinieri di Anzio – conclude la donna, commossa – che hanno indagato sui fatti e lo hanno arrestato. Che mi hanno permesso di avere giustizia e il comandante Ugo Floccher che ha raccontato ai giudici come sono andate le cose. Anche se questo non mi restituirà mai mio figlio”.