E’ una storia di ordinario disagio quella che ha per protagonista Paolo, un bimbo di 4 anni con difficoltà di deambulazione la cui scuola non si è attrezzata per garantirgli l’orario completo. Il piccolo può restare in classe, nella scuola dell’Infanzia di Cadolino a Nettuno, solo per un’ora e mezza poiché manca l’insegnante di sostegno e l’assistente sociale è presente solo per un’ora e mezzo. Una situazione insostenibile, sia per il bambino che per i genitori. Dai servizi sociali del Comune di Nettuno ribadiscono che stanno facendo il possibile ma i fondi, a quanto pare, sono pochi. Eppure la legge parla chiaro e assicura a Paolo entrambe le figure, sia quella assistenziale (pagata dal comune) che quella educativa per l’intera giornata scolastica. Così non è e i genitori di Paolo stanno già pensando a delle proteste eclatanti. Resta vergognoso che la Pubblica amministrazione non riesca a garantire servizi essenziali in una situazione come questa, che non si faccia trovare pronta all’inizio dell’anno con le soluzioni necessarie ad alleviare i disagi di una famiglia. La notizia l’hanno diffusa su Fb i genitori di Paolo parlando a suo nome. “Ciao mi chiamo Paolo – si legge sul profilo del papà di Paolo – e come vedete sono un bambino speciale, oggi vi racconto il mio primo giorno di scuola: sono entrato alle 9 e purtroppo alle 10:30 mamma e papa’ sono dovuti venire a prendermi perche la mia scuola non è stata in grado di garantirmi l’assistenza necessaria, come una maestra di sostegno e una assistente personale. Già perché la scuola di Nettuno via Cavour si è dimenticata che oggi c’ero anch’io e il comune di Nettuno invece ha deciso che a differenza degli altri io debbo uscire prima. Sono dispiaciuto di tutto questo perche anch’io vorrei e soprattutto ne ho il diritto, frequantare la scuola come tutti i bambini speciali e non”.