Cronaca

Lite con la Polizia locale per far spostare l’ambulanza, senza più vergogna

Oggi di fronte allo sconcerto e alla paura per il rischio di perdere tre giovani incoscienti che si sono buttati in mare a Nettuno nonostante il vento forte, le onde alte e la bandiera rossa, abbiamo assistito ad una serie di comportamenti indecenti da parte di alcuni cittadini, che non possono passare sotto silenzio.
La prima questione riguarda proprio l’incoscienza di chi si è buttato in mare. I tre ragazzi sono salvi per miracolo e, a causa loro, un quarto ragazzo ha rischiato la vita. Il bagnino che li ha tratti in salvo.
Per tutta la mattinata, ci hanno raccontato i bagnini in servizio sulla spiaggia, il personale addetto al salvataggio è stato aggredito verbalmente e preso a parolacce dai giovani a cui hanno cercato di vietare di fare il bagno. Non solo. Quando hanno fischiato per far spostare le persone e permettere l’atterraggio in sicurezza dell’eliambulanza, molti hanno fatto fatica a spostarsi tempestivamente per favorire il passaggio dei sanitari.
Ragazzini maleducati hanno commentato per tutto il tempo l’intervento e si sono spostati solo dopo diverse sollecitazioni, per permettere il passaggio della barella trascinata a mano dai soccorritori.
Se tutto questo non fosse abbastanza una donna a bordo di un’auto rossa ha suonato con il clacson per far spostare l’ambulanza in attesa di caricare il terzo giovane ferito.
La donna a cui evidentemente non importava nulla delle condizioni di salute delle persone che dovevano essere soccorse, è stata subito bloccata da un agente della Polizia locale di Nettuno che stava regolando il traffico. Anziché comprendere la gravità del momento la donna ha polemizzato prima con il vigile urbano e poi con un vigile del fuoco intervenuto a sostegno del primo, perché secondo lei “non potevano bloccare l’uscita dal piazzale”.
Davanti ad un soccorso d’urgenza, alla presenza di un’elimabulanza sulla spiaggia, alla presenza dei Vigili del fuoco, questa persona assurda ha avviato una discussione con i soccorritori perché lei aveva fretta di andare via. Un comportamento inqualificabile.
Questo devono fronteggiare ogni giorno le persone addette alla sicurezza dei cittadini.