Cronaca

Il Sottosegretario al Memorial day: “Qui è stato pagato il prezzo per la Pace”

Ieri a Nettuno, al World War II Sicily-Rome American Cemetery and Memorial le autorità hanno preso parte alle celebrazioni del Memorial Day, il giorno nel quale negli Stati Uniti d’America si commemorano i soldati americani caduti di tutte le guerre, rendendo loro omaggio. Allo stesso modo, si rende omaggio a tutti i soldati caduti, di cui le spoglie sono custodite nei cimiteri monumentali americani sparsi nel mondo.
Come ha ricordato l’ambasciatore statunitense presso la Santa Sede furono in 16 milioni, uomini e donne, a rispondere alla chiamata per la difesa della libertà e della democrazia. Di questi 16 milioni, undicimila riposano nel World War II Sicily-Rome American Cemetery and Memorial a Nettuno, città teatro del massiccio sbarco alleato nel 1944, dove americani, inglesi, australiani e canadesi, sacrificarono la propria vita per liberare l’Italia dall’oppressione nazifascista. Ad intervenire anche il sottosegretario di Stato alla Difesa Matteo Perego di Cremnago.
“Oggi ricordiamo il sacrificio di 8.000 ragazzi, qui sepolti nel Cimitero Militare Americano, e di 3000 ‘missing in action’. Un sacrificio che porta a pensare quale sia il valore della nostra pace, la libertà di poter vedere un cielo azzurro sopra di noi e un prato così verde. Apprezzare così tanto bellezza. Ripensando all’Europa di allora, ripensando al caos della guerra, la distruzione, la morte e la violenza dei bombardamenti, fissando alla vita tanti ragazzi che partivano per una terra lontana probabilmente nessuno di loro era mai stato prima in Europa, eppure in nome di un ideale di libertà di fratellanza tra popoli di pace hanno deciso di partire, sapendo che probabilmente non sarebbero più tornati e penso a ciascuna di queste vite a cosa poteva essere delle loro famiglie, pensando a quale sarebbe stato il destino di ciascuno di queste anime oggi riposano qui nella città di Nettuno in questa bellissima cornice. Penso ad Anzio, penso alla Sicilia, penso a Salerno, penso a tutti quelli che hanno combattuto per restituire all’Italia la sua libertà e lo fanno oggi pensando a che cosa accade ancora a quelli che minacciano il nostro stile di vita, minacciano la nostra democrazia. Penso ai regimi autoritari a cui ci dobbiamo opporre e al terrorismo a cui ci dobbiamo opporre. Penso a questo sacrificio e a tutte le donne e gli uomini in divisa ma anche civili che hanno perso la vita in nome della Pace. Che cos’è la pace? Che cos’è la democrazia? Che cos’è la libertà? Io penso che sia tutto questo ad essere celebrato qui oggi. Ricordiamoci di essere in un paese libero, di essere parte in azioni libere dove ciascuno ha diritti e può esprimere il proprio pensiero. Siamo in un Paese in cui non si deve aver paura di tornare a casa e sentire il rumore delle bombe, di vedere la distruzione e la morte, come accade ai nostri amici in Ucraina. Noi dobbiamo continuare a lottare per i nostri valori, per una vita basata sull’uguaglianza, sui diritti, sulla giustizia, sulla libertà, tutte le parole scolpite nel nostro DNA. Dobbiamo pensare al futuro con grande grande responsabilità, oggi ho portato qui mio figlio di 6 anni, voglio che veda perché siamo arrivati qui, quanto sacrificio è costato poter essere liberi in un Paese democratico e quanta strada c’è ancora da fare visto i conflitti che circondano l’Europa. Penso alla pace in Israele dopo il brutale e barbaro attacco della follia terrorista. Tutto questo non deve succedere più. Non diamo nulla per assodato in nome di questo sacrificio, di queste lapidi  bianche che illuminano il prato a Nettuno. A ciascuno di loro e alle loro famiglie rivolgo un pensiero affettuoso è un profondo senso di gratitudine e di conoscenza non verrà dimenticato mai”.