Home Cronaca Anzio – Al via i controlli sui permessi per i disabili

Anzio – Al via i controlli sui permessi per i disabili

Sono 1550 i permessi concessi dalla Asl alle persone diversamente abili del Comune di Anzio che ne hanno fatto richiesta. Permessi tutti in corso di rinnovo (le pratiche già smaltite riguardano 733 permessi, a cui è stata aggiunta la fotografia) per andare incontro alle normative imposte dall’Unione Europea, che prevedo un permesso uniformato per l’intero territorio europeo, con i dati del titolare del permesso (ricordiamo che è possibile usufruire della sosta nei posti riservati solo se la persona titolare del permesso è in auto in quel momento, altrimenti si deve parcheggiare, come tutti, nei posti disponibili. Una cifra piuttosto alta, rispetto alla media dei comuni di dimensioni simili a quelli di Anzio, per questo motivo la polizia municipale ha inviato un’informativa alla Asl e alla procura per chiedere accertamenti sui titoli che sono stati rilasciati e sono in corso di validità per capire se tutti abbiano davvero diritto alla sosta nelle strisce gialle. Una verifica pensata per tutelare le persone che ne hanno realmente bisogno, visto che, i posti riservati nel comune di Anzio, sono circa 100 su 1780 posti complessivi e, per ogni cittadino che occupa le strisce gialle senza averne titolo c’è né uno che, pur avendone diritto, non si può fermare. Dei 1780 posti a pagamento previsti nel comune neroniano 763 sono stagionali (si paga solo da giugno a settembre, mentre durante il resto della stagione la sosta è gratuita) altri 740 sono annuali (si paga tutto l’anno e, da quest’estate, la tariffa è aumentata ad un euro l’ora) i restani posti sono strisce gialle o posti riservati per scuole, uffici e forze dell’ordine. Da questa estate il Comune ha perso la gestione diretta di 207+27 posti (i primi nell’area demaniale dietro al porto, i secondi sul molo Pamphili) in favore della Capo d’Anzio Spa che ne ha assunto la gestione diretta. Infine l’amministrazione comunale ha venduto abbonamenti annuali ai cittadini per 40mila euro”.