E’ la Polizia scientifica ad indagare per tentare di fare chiarezza sull’episodio del trentenne indiano trovato sabato mattina riverso su via della Cannuccia ad Anzio con una profonda ferita alla testa. In un primo momento si era pensato che il ragazzo fosse stato investito da un pirata della strada che poi era fuggito lasciandolo li, ma le cose potrebbero essere andate in maniera diversa. Gli agenti del commissariato di Anzio, infatti, per cercare di capire chi fosse il ragazzo erano andate a fare un sopralluogo nel posto di lavoro del giovane, trovando una scia di sangue sospetta. Quindi una squadra della scientifica ha raggiunto il posto in cerca di prove. Si era ipotizzato anche un pestaggio o un incidente sul lavoro, ma entrambe queste possibilità, sembra siano state escluse. Quello che sembra certo è che il giovane si sia fatto male in un luogo diverso da quello in cui è stato ritrovato. Intanto migliorano lentamente le sue condizioni di salute. Il trentenne, lo ricordiamo, al momento è ricoverato nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale San Camillo di Roma e la speranza è che sia proprio lui, infine, a raccontare cosa è davvero accaduto in quel tragico sabato mattina.