Per far fronte alla crescente minaccia nei confronti della cittadinanza da parte di terroristi affiliati a gruppi islamici, la Polizia di Stato ha creato una Unita’ di Intervento Rapido sul modello delle squadre S.W.A.T. (Special Weapons And Tactics) statunitensi. Gli operatori, addestrati alla Scuola Superiore di Polizia di Nettuno anche dal N.O.C.S. (Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza) saranno chiamati ad effettuare pattugliamenti in aree a rischio, quali i siti archeologici delle nostre citta’.
Evidente l’intento dissuasorio dell’operazione, dato che gli agenti, muniti di elmetti, passamontagna e pistole mitragliatrici Heckler & Koch MP5, risultano essere altamente visibili. La loro presenza servira’ anche a scongiurare attacchi da parte di “lupi solitari”, cittadini di religione musulmana che, pur non essendo parte integrante di una cellula terroristica, possano effettuare atti di violenza spinti dalla propria fede. Più espressamente, rientrano nei compiti della nuova unita’ la prevenzione e la vigilanza «dinamica» su obiettivi come musei, istituzioni civili e religiose. Gli operatori dovranno porre in campo «misure di autotutela e di reazione operativa in caso di attacco». Le squadre saranno inquadrate negli uffici prevenzione generale: le Volanti. Il concetto dell’ Unita’ di Intervento Rapido ricorda quello dell’oramai defunto Gruppo Operativo Speciale, che fungeva proprio da cellula di pronto intervento in caso di emergenze che necessitassero la presenza di personale specializzato.
