“Vi scrivo per denunciare la grave situazione che coinvolge la struttura scolastica Angelo Castellani di Via Cavour a Nettuno. Purtroppo da inizio dicembre l’impianto di riscaldamento di una parte della scuola che include anche le sezioni infanzia (dove c’è mio figlio) sono fuori uso, costringendo le maestre ad accorpare più classi causando un elevato disordine nonché disagio nella gestione del programma scolastico”.
Questa la segnalazione di un genitore, che si aggiunge ad infinite altre giunte alla nostra Redazione, sulla situazione che si vive alla scuola Castellani e che non è stata risolta neanche durante il periodo di Feste.
“Al momento – aggiunge – ci risulta che una squadra è venuta per un sopralluogo ma che non ha risolto il problema. Le maestre ogni giorno devono affrontare una situazione che non è gestita in modo adeguato. Aldilà di tutto sono i bambini le vere vittime di questa situazione. Classi che da regolamento non possono ospitare più di 20 bambini, con la presenza anche di bimbi disabili, si ritrovano a occupare uno spazio di gran lunga inferiore rispetto a quello previsto dalla normativa. Genitori e rappresentanti hanno avuto molta pazienza ma al rientro delle vacanze festive ci siamo accorti che nulla è cambiato e pertanto vogliamo denunciare questa situazione irreale nella speranza che chi deve muoversi lo faccia al più presto”.
Sui social alle proteste dei genitori, ha risposto direttamente il Prefetto di Nettuno Antonio Reppucci, che non si sottrae mai al confronto.
“Gli uffici hanno fatto presente che non è stato facile individuare la perdita d’acqua nell’impianto e che la ditta ha dovuto effettuare diverse prove per individuare la falla che camminava all’interno delle intercapedini. E’ stato approvato ieri il preventivo di spesa ed è stato chiesto alla ditta di intervenire celermente. Tra domani e dopo domani dovrebbero partire i lavori. Comunque i bambini sono stati spostati temporaneamente in ambiente riscaldato”.
Ma proprio questo spostamento ha causato le proteste più vibranti dei genitori.
“È da metà Novembre che i bambini sono al freddo – scrive un altro genitore – e smistati in altre classi, e/o corridoi la situazione è diventata ingestibile, sono passati ormai 2 mesi! eppure una soluzione non si trova….è mai possibile? Termoconvettori nelle aule con il disagio ad esempio è chiedere troppo per temporeggiare in questa situazione? Oppure non interessa a nessuno? Nessuno ci pensa? Nessuno si muove almeno in tal senso? Vogliamo tutti una soluzione imminente del problema! È una vergogna!”.
“I bimbi della scuola materna – spiega un’altra mamma – sono stati spostati in ambiente riscaldato, ma lei sa in che modo? Sono state unite due sezioni in un’unica classe, con la risultante di avere circa 35 se non 40 bimbi di soli 3 e 4 anni STIPATI in una classe che ne può accogliere 20. Con queste condizioni di sovraffollamento non ci sono più: le condizioni igienico sanitarie idonee alla prevenzione di contagio di malattie infettive o addirittura COVID, gli spazi adeguati ad attività ludico cognitive, la giornata si può ridurre a mero babysitteraggio da parte delle maestre che non possono svolgere il loro lavoro”.