Si è concluso con una condanna a 5 anni di reclusione, una multa di 15 mila euro, pagamento delle spese processuali, interdizione dai pubblici uffici e confisca della somma di 347 mila euro, già oggetto di sequestro preventivo, il processo di primo grado nei confronti dell’ex pugile Francesco Lomasto, di Pomezia, ma residente ad Acilia, indagato di usura e minacce nei confronti del commerciante pometino Basilio Bucciarelli.
Fu proprio Bucciarelli, stremato dalla situazione, a denunciare quattro usurai ai carabinieri.
Bucciarelli, a causa di un ingente debito con l’Agenzia delle Entrate, si era rivolto a tre persone per farsi aiutare a pagare finendo in una rete di estorsori. L’uomo è stato aggredito più volte, minacciato, seguito, controllato con telefonate a tutte le ore del giorno e della notte. Fino a quando, grazie a delle fortunate coincidenze, non decide di denunciare. Il primo a finire in manette è l’ex pugile Francesco Lomasto. La vicenda finisce su tutti i giornali. Lomasto viene colto in flagranza di reato dai Carabinieri del Nucleo Operativo dell’Eur e arrestato nel maggio del 2020. I tassi del 10% applicati hanno portato Bucciarelli a versare, dal 2018, 347.000,00 euro a titolo di soli interessi. Sono questi i soldi che ora il giudice ha deciso di confiscare.
Lomasto, oltre a quanto elencato, dovrà anche risarcire Basilio Bucciarelli con una provvisionale immediatamente esecutiva di 50 mila euro.
Il commerciante di Pomezia, a breve distanza, fece arrestare altre 3 persone. Poco tempo dopo, Bucciarelli fu oggetto di un attentato: il 14 giugno 2022 alle 21:45 un uomo sparò alcuni colpi di pistola davanti la sua abitazione, sfiorandolo, ma l’imprenditore reagì con prontezza. Estraendo la sua pistola, legalmente detenuta, rispose al fuoco. I colpi risuonarono per strada deserta, nel silenzio della tarda serata.