Un episodio deprecabile ed inqualificabile. Nella giornata di ieri una foto del difensore di Nettuno Alessio Romagnoli con la maglia della Lazio ha fatto il giro del web con i tifosi della Roma, società in cui Romagnoli è cresciuto calcisticamente, scatenati con commenti poco simpatici contro il giocatore appena venduto al Milan. Stamattina, però, si è passato davvero il segno. Sul muro dell’abitazione, all’ingresso dell’attività di famiglia e in varie zone della città sono apparse delle scritte come “Romagnoli verme”, “Romagnoli laziale verremo al tuo funerale” e “Romagnoli come Zanardi”. Episodi di cui sono stati informati i carabinieri della Stazione di Nettuno. Nessuna giustificazione per delle scritte offensive rivolte ad un ragazzo di appena venti anni reo secondo il tribunale inventato e sommario di una frangia di tifosi giallorossi. Né se Romagnoli fosse veramente di fede laziale, né se quella maglia fosse stata indossata per gioco o per scherzo è possibile tollerare frasi e comportamenti del genere per un ragazzo che non si è mai reso dentro o fuori dal campo protagonisti di episodi discutibile, ma che invece ha sempre espresso sani valori ed un comportamento ineccepibile a dispetto della sua giovane età