Riceviamo e pubblichiamo
Egregio Direttore,
Sono Nello Monti, colui che è stato sbattuto in prima pagina sulle varie testate ed anche on-line in relazione ad una vicenda accaduta il 25 febbraio del 2022 dove venivo accusato di aver commesso fatti costituenti reato connotati da ricostruzioni che ne evidenziano la gravità assoluta e, contestualmente, veniva esposta al pubblico lubidrio tutta la mia vita anteatta, provocando traumi psicologici ai componenti del mio nucleo familiare. In tali articoli non è stato risparmiato nulla, statuendo una condanna di fronte alla pubblica opinione in spregio al dettato normativo che vede l’imputato essere innocente fino alla sentenza definitiva di condanna.
Orbene lo innocente lo ero e lo sono sempre stato, ma ho dovuto attendere purtroppo che la giustizia facesse il suo corso, patendo pene inenarrabili, fin quando, finalmente, il 13 dicembre di quest’anno, dopo aver sofferto circa due anni di ingiusta detenzione, la corte d’Appello di Roma III Sez. Penale mi ha assolto dai reati contestati con formula piena ‘perché il fatto non costituisce reato’.
Nessuno potrà ripagarmi dei danni sofferti non solo economici ma soprattutto morali, quindi chiedo che la presente venga pubblicata dando il medesimo risalto che fu dato alla notizia del mio arresto, affinché chi all’epoca si fosse formato un convincimento sbagliato sull’integrità dello scrivente possa comprendere che Monti Nello è stato ‘vittima’ e non carnefice in relazione ai fatti addebitati. Confido quindi in una sollecita pubblicazione della presente che renda un minimo di giustizia.
Distinti saluti,
Monti Nello”