E’ in corso lo sciopero dello stabilimento Fiorucci di Pomezia a causa di più di 200 licenziamenti annunciati a fine novembre dalla proprietà che, al momento, non ha aperto alcuna trattativa per limitare i danni.
“Stop licenziamenti” si legge lo striscione che è stato affisso all’ingresso della fabbrica dagli operai che rischiano il posto di lavoro.
Uno sciopero che ha preso una piega ancora più dura a seguito della richiesta, che è stata respinta, del fronte sindacale che chiedeva il ritiro del numero di licenziamenti e la misura della cassa integrazione per i dipendenti.
Il 19 dicembre è previsto un altro tavolo di negoziazione nel quale, i vertici dell’azienda potrebbero offrire la pensione anticipata ad alcuni degli operai che hanno l’anzianità di servizio necessaria, a cui accederei 49 mesi.
Intanto, il comune di Pomezia ha teso una mano importante all’azienda, convocando un consiglio comunale straordinario in cui è stata votata all’unanimità una mozione che chiede alla Regione e al Governo di intervenire in una situazione di forte crisi che vede una ricaduta importante sulla stabilità economica e la serenità di 200 famiglie.