Nel primo pomeriggio di ieri è affondata un’imbarcazione di 8 metri all’interno del porto turistico Marina di Nettuno. L’unità risultava semi-affiorante con la poppa adagiata sul fondale marino ed il rischio era quello che il carburante presente nei serbatoi potesse fuoriuscire. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Capitaneria di Porto di Anzio per il recupero dell’unità, la quale veniva quindi riportata in galleggiamento da un sub e successivamente trasferita presso il cantiere all’interno del porto turistico.
Tempestivo anche l’intervento a tutela dell’ambiente marino, infatti, pochi minuti dopo l’affondamento dell’unità, fortunatamente rilevato quasi nell’immediatezza dell’evento, il natante veniva circoscritto con apposite panne galleggianti per circoscrivere lo specchio acqueo e contenere eventuali fuoriuscite di carburante nonché posizionate delle panne assorbenti per la rimozione dell’idrocarburo.
Dai primi accertamenti, sembra che la causa del repentino affondamento sia da ricondursi ad una “presa a mare” lasciata aperta incautamente dal proprietario dell’unità.
L’intervento comunque si concludeva nel giro di circa un’ora con il recupero dell’unità, senza danni a cose e persone e soprattutto senza alcuna conseguenza per l’ambiente marino.