L ’indagine che nei giorni scorsi ha portato all’arresto della famiglia Taffo, titolare della omonima azienda nazionale di Onoranze funebri, ha avuto effetti anche sul comune di Nettuno. Nelle scorse settimane, infatti, l’amministrazione del Tridente aveva assegnato in via provvisoria, proprio alla Taffo srl la gara per il servizio funebre a prezzo concordato. Il bando, pubblicato a novembre dello scorso anno, aveva una base d’asta di 9mila euro per due annualità ed è stata aggiudicata con il 15% di ribasso, per un impegno do spesa complessivo di 7650 euro iva inclusa. La somma doveva quindi essere divisa su due annualità del bilancio (3825 euro per il 2015 e altrettanto per il 2016). Proprio in questi giorni doveva essere predisposta la Scrittura privata con la Taffo per il servizio funebre a prezzo concordato, vincolata tuttavia alla verifica dei dati della ditta aggiudicataria. Dati che, grazie all’inchiesta, non potranno corrispondere ai requisiti di legge. Si tratta di una gara biennale, riservata ai servizi funebri dei cittadini senzatetto o non abbienti residenti sul territorio comunale. In linea di massima di tratta di uno o due funerali l’anno a carico dell’amministrazione comunale che copre le spese in situazioni estreme di disagio sociale. Lo scorso anno ad esempio, è stato seppellito il cittadino indiano, appena 27enne e senzatetto, trovato morto presso la stazione ferroviaria di Padiglione. Un servizio di solidarietà sociale essenziale. Ora, si dovrà procedere ad una nuova assegnazione. In queste ore l’amministrazione ha disposto gli atti per la revoca. I Taffo, lo ricordiamo, sono stati coinvolti nell’indagine sull’assegnazione definita fraudolenta dai magistrato, della gara di appalto per i servizi mortuari nell’ospedale Sant’Andrea di Roma e che ha visto finire dietro le sbarre anche Egisto Bianconi, direttore amministrativo della struttura ospedaliera romana, prima, ed attualmente direttore generale del Sant’ Andrea. Bianconi avrebbe fatto conoscere con largo anticipo ai Taffo i termini del bando e manovrato per l’assegnazione. In cambio i Taffo avrebbero elargito proprio a Bianconi una somma di denaro contate e effettuato delle assunzioni in azienda per conto del Direttore e di una famiglia del quartiere di San Basilio a Roma che avrebbe mediato per portare a conclusione l’affare. Le indagini sul caso Taffo continueranno nei prossimi giorni e non è detto che non ci siano ulteriori sviluppi.