E’ previsto per questa mattina un vertice fra gli infermieri di Villa Albani che senza preavviso si sono visti chiudere un reparto e assegnare in via provvisoria (si spera) all’ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno e nello specifico al Pronto Soccorso. Il personale che teme l’irreversibilità della decisione della Asl di chiudere il reparto di riabilitazione apprezzatissimo e perfettamente funzionante hanno anche molti dubbi sulla possibilità di essere utili al Riuniti. “Siamo 12 persone – spiegano – 8 infermieri professionali 3 generici e una caposala e nessuno di noi ha la formazione per il Pronto Soccorso, hanno deciso tutto in tre giorni, dicono per fronteggiare l’emergenza estiva, ma l’estate arriva ogni anno l’emergenze sono ben altre. Qui si tratta di una evidente e grave carenza di programmazione che si sta affrontando compiendo ulteriori errori. Se avessero voluto fare qualcosa di sensato avrebbero potuto formarci nel mese precedente e permetterci di essere davvero utili. Invece ora in qualunque reparto che saremo inseriti dovrebbero passare inevitabilmente un periodo di formazione per capire anche solo dove sono gli attrezzi e come funzionano. Inoltre – concludono – il nostro reparto come tutti gli altri aveva organizzato il suo piano ferie e oggi chiederemo all’Azienda che venga rispettato e che non utilizzi noi per coprire i disagi legati alle ferie altrui”.
Oltre alla questione pratica e lavorativa gli infermieri di Villa Albani tengono a sottolineare il grave disservizio che si sottopone la cittadinanza di Anzio e Nettuno. “Con la chiusura del reparto si favorisce la struttura privata di Lido dei Pini che non riuscirà comunque a fronteggiare tutte le richieste del territorio. I più fortunati per continuare il percorso riabilitivo dovranno arrivare fino ad Ariccia con le difficoltà che si possono immaginare”.
Per venire incontro alle esigenze del Riuniti con una decisione di dubbia utilità la Asl ha quindi preso un provvedimento che certamente danneggia tutte quelle famiglie assistite a Villa Albani.