L’intervento decisamente più duro questa mattina durante il vertice tra i politici di Forza Italia, i vertici della Asl, il presidio e il personale è stato quella di un’infermiera di Pronto soccorso che non ha avuto esitazioni dire la sua. “E’ un anno che facciamo presente la situazione al limite della sopportazione che si vive al Pronto soccorso – ha esordito – ma nessuno ci ha dato retta. Non ci avete mandato neanche gli spicci, o una persona a sostegno – ha detto la donna rivolta a D’Alba e Mostarda, i due rappresentanti dell’Azienda sanitaria – non ci avete proprio considerato. Abbiamo scritto a Zingaretti a lei a Mostarda, non ci avete neanche risposto. Noi qui siamo in prima fila – ha poi aggiunto – dopo essere riuscita a zittire diversi politici che hanno tentato di toglierle la parola – a prendere schiaffi, come è successo ieri e in altre occasioni, anche solo perché a qualcuno gira male. L’azienda non ci protegge e non ci tutela, lavoriamo fino allo sfinimento e siamo stressati oltre ogni limite. Qui servono risposte – ha detto – che arrivano comunque e sempre tardi”. “Io sono Giovanna Cocco – ha concluso la donna – infermiera di pronto soccorso”. Ed è proprio a lei che D’Alba, infine, si è rivolto. “Siamo qui per dare una risposta a questa situazione – ha ribadito – aggiungeremo 100 ore a settimana ai turni del pronto soccorso. Qui non è facile fare nulla ma ci stiamo davvero impegnando”.