Il 32enne, cittadino nigeriano, accusato dello stupro di una ragazza di 18 anni avvenuto il 12 maggio scorso ad Anzio, era già stato arrestato per lo stesso reato. L’uomo è stato bloccato dagli agenti della Squadra Mobile di Roma e dai colleghi del commissariato di Anzio-Nettuno, coordinati dalla Procura di Velletri mentre si trovava alla stazione ferroviaria di Aprilia e attendeva in banchina un treno diretto a Roma. Nei confronti dell’indagato vengono contestati anche i reati di lesioni e rapina. La ragazza è stata bloccata in strada, mentre faceva rientro a piedi a casa, sulla Nettunense. Era appena scesa dall’autobus, l’uomo l’ha trascinata via con la forza, spinta in una zona isolata, all’interno di una baracca. La ragazza lo ha riconosciuto dai tatuaggi, lo aveva descritto e gli investigatori sapevano chi cercare. Il 32enne, incastrato dal dna trovato sui vestiti della ragazza ha precedenti per stupro: nel 2016 era stato arrestato per aver violentato e rapinato un’altra donna ma questo non è bastato per tenerlo dietro le sbarre e la libertà gli ha permesso di colpire ancora.