E’ stata una protesta del tutto fuori luogo da parte di alcuni cittadini a far scattare, oggi, un vertice non previsto tra i medici e chi sta difendendo la sanità locale. L’ospedale quindi, è uscito ed ha incontrato i presidianti…
Tutto è iniziato con l’arrivo dei carabinieri. E’ stato il personale medico a doversi rivolgere alle forze dell’ordine per tutelare gli operatori del Pronto Soccorso. I carabinieri, coaudiuvati dai Vigilantes e dal Poliziotto in servizio ai Riuniti sono intervenuti per calmare le incandescenti ed inutili proteste degli utenti che non necessitando di cure urgenti e, senza educazione, hanno alzato la voce e assunto modi aggressivi perché non volevano aspettare il loro turno. Un medico in servizio, dopo l’increscioso episodio, ha quindi deciso di coinvolgere i partecipanti del Presidio antistante il Pronto soccorso per far vedere loro la mole di lavoro svolta dagli operatori, in sicurezza e con grande professionalità. L’obiettivo era anche quello di far capire quanto fuori luogo e pretestuose fossero le proteste di pochi scalmanati che mettono a rischio la sicurezza di tutti, soprattutto di chi al Pronto soccorso ci va per delle necessità reali.
L’incontro è stato proficuo e costruttivo. E’ stato infatti subito evidente l’intento comune di lavorare al meglio per la comunità del territorio. Una cosa importante, subito chiarita, è che non esiste la possibilità, ventilata da qualche forza politica, che l’Azienda sanitaria abbia intenzione di chiudere il presidio ospedaliero di Anzio. Anzi. La Asl metterà in atto tutte le forze possibili per essere ascoltata a livello Regionale e per dare delle risposte concrete ad una struttura comunque in sofferenza. Le criticità dell’Ospedale di Anzio sono purtroppo comuni a molte altre realtà regionali, a partire dalla sostituzione di personale in quiescenza, dalle sostituzioni di maternità o lunghe malattie che sono problematiche comuni a tutta la pubblica amministrazione. I partecipanti del presidio si sono confrontati ed hanno posto domande a dirigenti medici del Pronto soccorso e della Direzione Sanitaria, in uno scambio di idee e di proposte assolutamente utili che ben fa sperare in una futura collaborazione e unione d’intenti.
Certamente se tale presidio resterà immune da contaminazioni politiche sarà sicuramente più produttivo e utile alla comunità. Non sono mancati, infatti, anche sterili polemiche, ma fortunatamente si è trattato di posizioni minoritarie.
Utile sarà un incontro con i medici di famiglia per interagire sempre di più con l’Ospedale e cercare di limitare gli accessi non congrui al Pronto soccorso (Oltre il 60% di chi accede alla struttura dovrebbe andare dal proprio medico o dal proprio pediatra) da parte dei pazienti che non necessitano di trattamenti urgenti. L’ospedale di Anzio lavora a pieno regime come sempre, utilizzando le professionalità presenti all’interno. Certamente una sofferenza esiste ed è ben chiara e dichiarata dalle sigle sindacali e dagli operatori tutti, ma è stato confermato anche dalla dirigenza della Direzione Sanitaria di Polo H4 che tali criticità verranno affrontate al più presto dal Direttore Generale.