Dopo 14 anni si conclude con la condanna anche in Cassazione il processo ai danni di Stefano Nicolosi, 60enne di Nettuno, che dovrà scontare la pena di sette anni di detenzione per spaccio di cocaina.
L’uomo, di origine siciliana, era stato fermato con un importante quantitavo di polvere bianca nel 2001. Dopo una pesante condanna in primo grado in appello la pena è stata ridotta dal Tribunale di Roma in appello a sette anni e 30 mila euro di multa due anni fa, condanna confermata pochi giorni fa dalla Cassazione dopo che l’imputato avevamo impugnato la sentenza di secondo grado chiedendo un ulteriore “sconto”.
Nicolosi era considerato sin dagli anni novanta il centro dello smercio della cocaina nella zona. Nella prima metàdell’ultimo decennio del secolo scorso, Nicolosi venne arrestato dalla Criminalpol, accusato, insieme ad altri, di aver ereditato il traffico di “neve” in precedenza gestito da Frank tre dita Coppola, deceduto nel 1982 nella clinica di Aprilia, dopo aver trascorso anni ad Ardea, e di far arrivare sostanze stupefacenti, dirette al mercato romano, dal Sud America. Trascorsi venti anni, nell’ambito di un’inchiesta sul narcotraffico condotta dall’Antimafia di Roma, che ha portato a un processo ancora in corso al Tribunale di Velletri, altre e analoghe accuse.