Una storia di senso civico e di correttezza si è svolta ad Anzio, e più precisamente su una spiaggia di Lavinio. E’ qui, infatti, che un cittadino ha rinvenuto un reperto archeologico, un vaso in terracotta di epoca romana perfettamente conservato riemerso dalle acque, e lo ha immediatamente, senza neanche pensarci e non facendosi “ingolosire” dal valore del reperto, consegnato ai Carabinieri. I militari dell’Arma a loro volta lo hanno affidato in custodia al Museo Archeologico di Anzio – comportamento consono a quanto previsto dal Codice dei Beni Culturali e del paesaggio che obbliga, infatti, a chi rinviene reperti mobili o immobili, di conservali e farne denuncia entro 24 ore – che lo ha acquisito al suo patrimonio. Ricordiamo a tutti che “Le cose da chiunque e in qualunque modo ritrovate nel sottosuolo o sui fondali marini, appartengono allo Stato e, a seconda che siano immobili o mobili, fanno parte del demanio o del patrimonio indisponibile”.