E’ una situazione paradossale quella che vive una famiglia di Nettuno, che abita al terzo piano di una palazzina in via XXIV maggio, in cui ci sono anche appartamenti del Comune, e che da dieci giorni è senz’acqua dentro casa. Acqualatina ha staccato l’acqua al condominio moroso, e poco importa che la famiglia del terzo piano sia in regola con i pagamenti, come anche altre famiglie residenti nel palazzo. L’Acqua è stata staccata a tutti, a chi è in regola e a chi non lo è.
“Sono senza parole – spiega il cittadino – tra l’altro chi è al primo piano ha un filo d’acqua, mentre da noi al terzo non arriva nulla. Non possiamo farci la doccia, lavare i panni, lavare i piatti. Abbiamo chiamato il nostro Amministratore di condominio ma ha detto che la situazione non si risolve, perché il debito è alto. Ma noi abbiamo sempre pagato, vorrei sapere cosa può fare di più un cittadino. Oggi mi ritrovo senza un servizio essenziale pur essendo sempre stato in regola, pago il fatto che gli altri utenti non pagano, ma non è giusto, che devo fare, litigare con i vicini? E non c’è una soluzione in tempi rapidi. Ma l’acqua non si può togliere, è assurdo. Alcune case sono del Comune, siamo andati a protestare, il Comune dovrebbe intervenire con i propri condomini per sanare questa situazione ma non fa niente nessuno. Non si può togliere l’acqua che è un bene di pubblica necessità. Adesso l’unica strada che mi resta è andare in Procura e presentare un esposto per cercare di risolvere la situazione”. La famiglia è stata costretta ad allontanare la nonna 93 e a mandarla da una sorella per evitarle disagi e nel palazzo sono presenti persone anziane e con disabilità che stanno vivendo un disagio enorme, pur essendo anche loro in regola con le bollette.