Danilo Conversi, Presidente del Movimento Città Futura Nettuno, sollecita in una missiva il direttore generale dell’ASL RMH a voler fornire spiegazioni riguardo all’accorpamento di Reparti presso il Nosocomio Riuniti di Anzio/Nettuno. “A quanto sembra il nostro nosocomio dopo una lunga serie di false promesse è destinato a subire l’ennesima scellerata decisione volta esclusivamente a quell’azione di depotenziamento delle sue strutture – afferma Conversi – Noi di Città Futura in merito a questo accorpamento siamo perplessi ed indignati, non possiamo infatti che contrariare una decisione insensata per una miriade di ragioni e motivazioni, e non ultima per il numero degli utenti che si decuplica in estate. Siamo fermamente convinti che il nostro ospedale non abbia bisogno di ulteriori sprovvedute decisioni piovute dall’alto, bensì necessita di una seria riorganizzazione del Piano Sanitario volto alla salvaguardia delle eccellenze e al perfetto funzionamento dei reparti, evitando così gravose spoliazioni che danneggiano l’intero tessuto sociale cittadino. Invitiamo il Commissario Prefettizio di Nettuno ed il Sindaco di Anzio a tutelare la cittadinanza presso tutte le dovute sedi e ad intervenire in merito a questa vicenda. Invitiamo infine tutte le forze politiche sui territori di Anzio e Nettuno in collaborazione con i cittadini tutti, a concertare azioni di protesta. Non ne facciamo una questione di politica o di bandiere, questa situazione ha impatto su tutti i cittadini residenti di Anzio e Nettuno, e su tutte le migliaia di turisti che nei mesi estivi affollano i nostri litorali”.
“Risparmiare sulla salute dei cittadini è l’atto più sconsiderato che si possa portare avanti – ha aggiunto Giulio Verdolino, cofondatore del Movimento – quanto costa a noi tutti risparmiare sulla salute? È stata fatta una valutazione dei rischi per gli utenti? Perché, invece di chiudere reparti, non si assume personale per permettere la fruizione delle ferie estive? Non mi sembra giusto che i dipendenti, sotto organico, vengano sottoposti a ritmi e turni massacranti e vengano trattati come carne da macello, contro ogni logica di razionalità’ della sanità’. Mi sono confrontato con Fabrizio Santori ed ho richiesto un intervento duro in Regione sull’argomento”.