Finisce in Tribunale la vicenda della palazzina di via Gorizia, a Nettuno, dichiarata inagibile lo scorso mese di dicembre dopo un sopralluogo dei Vigili del fuoco, chiesto dai residenti allarmati, che avevano notato delle grosse crepe formarsi sui muri delle scale e negli appartamenti del primo piano. Questa mattina, infatti, la Procura della Repubblica di Velletri ha disposto il sequestro degli atti legati ai lavori di soprelevazione della struttura che, a quanto pare, sono la causa principale dei problemi di stabilità strutturali del palazzo, transennato ormai da sei mesi, la cui situazione ha reso necessaria l’interdizione al passaggio di pedoni e auto sul tratto di strada che collega via IV Novembre con via XXIV Maggio. Quello che i magistrati intendono appurare sono le responsabilità nella vicenda di chi ha progettato la soprelevazione che, a quanto pare, non ha tenuto conto della resistenza delle fondamenta della palazzina che risale ai primi anni del secolo. Allo stato attuale sono cinque le famiglie sgomberate dall’immobile considerato pericoloso altre quattro invece non possono comunque accedere al palazzo limitrofo, dichiarato inagibile anch’esso per la prossimità con la struttura a rischio (fortunatamente si tratta per lo più di seconde case). Da dicembre ad oggi, oltre alla messa in sicurezza del palazzo (una malta antifiltrazione è stata posata sui marciapiedi per evitare che la pioggia peggiorasse le condizioni di stabilità dell’edificio e sono stati rinforzati i puntelli ai piloni delle fondamenta) poco è stato fatto. Ora a chiarire le eventuali responsabilità sulla situazione sarà la Procura.