E’ stata emessa nella giornata di ieri l’ordinanza commissariale che impone il Divieto permanente di balneazione in alcuni tratti del litorale di Nettuno. In particolare sono interdetti ai bagnanti il Porto turistico di Nettuno, 300 metri a sinistra dal Fosso Lericina e il Poligono militare. A firmare il provvedimento, che riguarda zone notoriamente vietate per la vicinanza con il fosso Loricina, il Commissario straordinario Raffaela Moscarella. Il provvedimento, che in premessa cita i dati regionali relativi al monitoraggio delle acque di balneazione classificate come “scarse”, ricorda che non sono “comunque” adibite alla balneazione le acque delle foci dei fiumi, torrenti, porti e aree militari. L’amministrazione del Tridente sottolinea nel documento che “i Comuni devono disporre per le zone che risultato in stato ‘scarso’ per più di 5 anni, un divieto permanente di balneazione delimitando la zona vietata alla balneazione, con adeguata segnaletica”. Quindi, il Commissario ha incaricato l’Agenzia regionale per la sicurezza ambientale (Arpa Lazio) di monitorare mensilmente le acque non balneabili e di rendere disponibili sul sito web dell’Agenzia i risultati del monitoraggio. Dati che dovranno poi essere consegnati a novembre insieme ad una relazione specifica all’amministrazione interessata. infine il Commissario ordina all’ufficio demanio l’installazione di appositi cartelli su tutto il litorale interessato dal divieto e alla Polizia municipale, addetta alla vigilanza e al controllo, di effettuare periodici accertamenti sulla presenza dei cartelli informativi da sostituire immediatamente nel caso venissero spostati o distrutti. L’Ordinanza di divieto, sottolinea il Commissario, deve essere esposta al pubblico affinché gli utenti si astengano dalla balneazione.
Il provvedimento è stato quindi inviato a tutti gli interessati e in particolare al Direttore del Poligono militare, all’Amministratore delegato della Marina di Nettuno e ai titolari degli stabilimenti di Nettuno interessati dal divieto che sono le Sirene, il Salus e il Gabbiano.