Home Cronaca Nettuno – Al via il reclutamento per la scuola antiterrorismo

Nettuno – Al via il reclutamento per la scuola antiterrorismo

Sarà addestrata a Nettuno la squadra d’elite pronta ad intervenire in caso di eventuali attacchi terroristici dell’Isis. Con la minaccia di attentati jihaidisti in Italia e nel resto d’Europa si fa sempre più concreta, ed è per questo che il ministero dell’Interno avvierà una serie di corsi d’addestramento militare, per istituire presso alcune delle principali questure – una ventina in tutto – “gruppi speciali” di agenti, che saranno chiamati ad intervenire in prima battuta qualora anche il nostro Paese dovesse finire sotto attacco. La costituzione di queste speciali unità antiterrorismo della Polizia di Stato – che, oltre da intervenire in caso di attacchi, avranno il compito di pattugliare quotidianamente gli obiettivi considerati maggiormente “a rischio” delle rispettive aree di competenza – seguirà una scelta strategica anche dal punto di vista geografico, presidiando da nord a sud i confini nazionali e non solo.

Un occhio di riguardo avranno le zone che si “affacciano” sulle nazioni nelle quali vengono reclutati in Europa terroristi islamici ma anche il Lazio e Roma in particolare. Gli agenti prescelti saranno selezionati nelle prossime settimane da cinque ispettori e funzionari della Polizia di Stato, che giungeranno da Roma insieme al comandante dei Nocs (l’unità speciale antiterrorismo della Polizia), per la scelta dei candidati. Superata la prima selezione, gli “Swat italiani” affronteranno un addestramento speciale della durata di tre settimane: la prima presso la Scuola superiore di polizia a Nettuno, in provincia di Roma, le altre due presso il poligono romano di Spinaceto, dove apprenderanno l’uso di armi specifiche e tecniche d’assalto. Addestrati da personale altamente specializzato, saranno inoltre dotati di divise speciali e mezzi blindati, oltre che di fucili mitragliatori ed armi a canna lunga. Il reclutamento è riservato ai poliziotti con un’età inferiore ai 45 anni, che prestano già servizio presso le questure indicate dal Viminale e con determinate competenze. Tutti, prima di entrare a fare parte della squadra speciale di primo intervento, dovranno superare visite fisiche e psicologiche. Al loro posto, per le quotidiane operazioni di polizia, giungeranno nuovi agenti per la sostituzione dei colleghi, impegnati negli specifici controlli antiterrorismo.