Proprio mentre sembra archiviato il problema dell’interdittiva antimafia della Ipi e della Ecocar grazia al pronunciamento del Tar sembra che vengano avviate le indagini in tutta Italia da parte della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, nei Comuni che hanno un appalto dei rifiuti gestito dalle due società. Nel sud pontino, in particolare, gli enti coinvolti sono Gaeta e Minturno, ma nei giorni scorsi i carabinieri hanno già fatto visita, tra gli altri, al Comune di Anzio, dove è in corso una contesta tra la Evocar, appunto, che insieme alla Gesam ha vinto il bando e la Camassa Ambiente, seconda classificata che se lo è aggiudicato in via provvisoria proprio per i problemi legati all’interdittiva. Secondo indiscrezioni la Dda è interessata alla documentazione del bando di gara dei rifiuti affidato alla ditta di Roma in tutte le amministrazioni in cui se lo è aggiudicato. A quanto pare il giudice Ielo vuole vederci chiaro e capire se sull’azienda della famiglia Deodati “sussistono tentativi di infiltrazione mafiosa da parte della criminalità organizzata”, come recita l’interdittiva, oppure no.